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PERUGIA - La Commissione affari sociali di Palazzo Cesaroni, presieduta da Enzo Ronca, ha licenziato a maggioranza, con 5 favorevoli e 3 contrari, il Piano regionale per la non autosufficienza (Prina) 2009-2011. L’atto amministrativo che fra l’altro fissa i criteri per l’accesso alle prestazioni e per le eventuali compartecipazioni quasi sicuramente verrà esaminato dal Consiglio regionale, nella seduta di martedì 10 febbraio. Il testo base del Piano è stato integrato da due emendamenti predisposti dalla Giunta e fatti propri dalla Commissione. Con il primo si amplia la possibilità di interventi anche nei confronti dei progetti sociali, meglio noti come il “durante di noi” e “dopo di noi”, in pratica a sostengo di “microresidenzialità di tipo familiare”, sulla base di progetti presentati dalle associazioni delle famiglie di non autosufficienti, non necessariamente anziani. Con il secondo emendamento si prevede la possibilità di definire un “modulo formativo” indirizzato ai soggetti del cosiddetto privato sociale che in qualche modo intervengono nella assistenza e nella erogazione di servizi a favore di persone non autosufficienti. La Commissione ha anche stabilito che il Prima verrà illustrato in aula da due relazioni distinte, di Mara Gilioni per la maggioranza e di Enrico Melasecche per l’opposizione. Condividi