PERUGIA - Si conclude a Porta Santa Susanna il ciclo di conferenze 2014/15, che ha avuto come tema “Perugia diviene. Anni di trasformazione”, e che attraverso diciotto incontri, tenuti da trenta relatori, ha ripercorso i principali mutamenti che hanno investito l’Umbria e il suo capoluogo nel corso della seconda metà del Novecento.

L’ultimo argomento affronterà lo snodo cruciale della fondazione della  Regione Umbria, preparata da un lungo periodo di studio e di riflessione (che ebbe il suo culmine nell’elaborazione del Piano regionale di sviluppo) e conclusasi con l’elezione diretta del Consiglio nel 1970. Nel corso di quasi mezzo secolo il nuovo ente è riuscito a dare identità e senso di appartenenza ad un territorio sorto come entità amministrativa all’indomani dell’annessione al Regno d’Italia, ma spesso attraversato da spinte localistiche e centrifughe che ne hanno messo in discussione i confini e la stessa realtà unitaria.

A trattare l’argomento sarà uno dei protagonisti della seconda fase: Claudio Carnieri, che negli anni novanta fu consigliere, assessore e presidente della Giunta regionale. Carnieri è una originale figura di politico-studioso, caratteristica che gli deriva dai suoi studi filosofici compiuti all’Università di Roma sotto la guida di insigni maestri fra cui Walter Binni e Guido Calogero. Oltre ad aver ricoperto gli incarichi or ora ricordati, e ad aver svolto un ruolo di primo piano nel PCI,  poi nella Sinistra Democratica, infine in SEL, è autore di numerosi testi, fra una conversazione con Pietro Ingrao (La pratica del dubbio), e due volumi concernenti il sistema politico e le sue connessioni con il modello socio-economico locale: Per un nuovo regionalismo, L'Umbria tra Welfare e nuovo sviluppo e Regionalismo senza Regione. Considerazioni sull'Umbria negli anni '50 e '60. Attualmente ricopre la carica di Presidente dell’AUR (Agenzia Umbria Ricerche).

L’appuntamento è fissato per venerdì 19 alle ore 21 presso la sede dell’Associazione (via Tornetta 7, adiacente al Parcheggio Pellini).

Un momento conviviale concluderà la serata, con un arrivederci a settembre, quando inizierà il nuovo ciclo.

L’ingresso è libero, tutti sono cordialmente invitati.

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