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Divertimento assicurato venerdì 30 gennaio, alle 21, al Teatro Comunale di Gubbio con il nuovo spettacolo dell’attore comico Natalino Balasso, La tosa e lo storione. Un uomo e una barca sulla scena. L'uomo aspetta che qualcuno lo trovi, perché la nebbia nasconde tutto, ed ora è impossibile che qualcuno passi di lì. Siamo nel delta del Po, l'uomo conosce bene le storie di quei luoghi. E una delle storie più incredibili è proprio quella che ha vissuto lui. Era l'epoca della pesca dello storione, verso primavera i pescatori si trasferivano sugli scani, preparavano le reti, mettevano a posto le baracche fatte con legno e paglia, aspettando che lo storione si facesse vivo. Pescare uno storione poteva voler dire ripianare i debiti di tutto l'anno. Come tutte le mattine, nonostante il freddo e la nebbia, il Faìna parte con la sua barca, assieme al suo secondo per cercare lo storione. Tutti partono di mattina presto, quando ancora fa buio, tutti sono insonnoliti. Italo e suo padre stanno per montare in barca, ma scoprono che qualcuno gli ha rubato la rete... Balasso prosegue con questo spettacolo la sua ricerca stilistica che congiunge la chiave della comicità popolare con storie di sapore letterario, raggiungendo momenti di vivacità sanguigna (come nel caso del monologo sui miti greci dal titolo "Ercole in Polesine") e momenti di maggiore riflessione (come nel celebrato "Libera nos" tratto dai testi di Luigi Meneghello e recitato assieme a Mirko Artuso). La tosa e lo storione è una vicenda di fantasia, con riferimenti letterari che vanno da G.A Cibotto al poeta Gino Piva. Nello spettacolo sono ricordati anche avvenimenti storici come la fucilazione di Ciceruacchio sulle sponde del Po o l'interdetto papale della città di Adria. “La storia principale narrata nello spettacolo – dice Balasso - avviene negli anni trenta, periodo durante il quale la gente è povera e lo storione diventa raro. Inizia nel delta una caccia all'oro: pescare un grosso storione può equivalere a campare un anno intero. La vita torna primitiva, la gente pesca nuda, sulle barche vengono poste le immagini dei santi, si torna al ricordo di quando i santi camminavano sulla terra. Tutto è legato alla fortuna, in un mondo magico nel quale accostare due santi incompatibili sulla barca può farti andare male la giornata. Nel frattempo un'altra inquietante magia attraversa il mondo: la modulazione di frequenza. Attraverso la radio, la gente viene convinta dell'idea che i soldi non sono fatti solo per essere nascosti, servono anche a comprare delle cose. Sono gli anni della rinascita economica dopo il crollo della borsa di New York, avvenuta nel 1929, in seguito all'intensificarsi delle transazioni causate dall'adesione quasi generale al modello che allora veniva definito "Liberismo economico". Tutti sono ammaliati dalla magia del debito. E' questo clima che genera una storia di povertà, di pane rubato, di sesso proibito. Tutto questo è comico visto da distante, è tragico visto da vicino." Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it. Condividi