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PERUGIA - Dalla presenza di un “fondo per l’ambiente” a forme di incentivazione e premialità ai soggetti virtuosi, fino all’individuazione delle migliori tecnologie disponibili per il trattamento dei rifiuti: sono solo alcune delle novità contenute nel Disegno di Legge su ”Norme per la gestione integrata dei rifiuti e bonifica delle aree inquinate”, preadottato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente Lamberto Bottini. Si tratta di norme che accompagnano il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e completano gli strumenti per il governo del ciclo integrato dei rifiuti in Umbria. “Il provvedimento, che si compone di 52 articoli – ha spiegato Bottini - completa il complesso lavoro di allineamento alla normativa comunitaria e nazionale degli strumenti di gestione dei rifiuti in Umbria. L’Obiettivo è di allontanare qualsiasi situazione critica ed assicurare l’autosufficienza regionale e un’elevata qualità ambientale in linea, e se possibile perseguendo obiettivi ancora più ambiziosi, con la direttiva europea di recente approvazione”. In particolare il disegno di legge prevede l’assegnazione delle competenze ai vari soggetti istituzionali coinvolti nel governo complessivo del ciclo dei rifiuti (Regione, Province, ATI, Comuni, Arpa) assicurando ciascuno secondo le proprie competenze criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza; il rispetto dei principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, secondo i principi dell’ordinamento nazionale e comunitario, con particolare riferimento al principio “chi inquina paga”. A ciò si aggiunge l’obbligo del gestore del servizio integrato dei rifiuti, dell’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore dell’igiene ambientale. E’ inoltre previsto da parte dell’ATI competente, sede dell’impianto di trattamento termico e valorizzazione del contenuto energetico dei rifiuti di cui al Piano Regionale e sulla base di specifico accordo di programma, l’affidamento della progettazione, costruzione e gestione dell’impianto con procedure comunitarie, privilegiando il ricorso alle migliori e più avanzate tecnologie impiantistiche disponibili che garantiscano alta efficienza, elevati standard di protezione ambientale e costi di gestione sostenibili. Sono anche indicati contributi a favore degli ATI che abbiano raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata, che a sua volta provvedano ad assegnare detti fondi ai comuni in funzione dei risultati conseguiti con il vincolo di utilizzo, almeno in parte, delle somme suddette in favore dei cittadini che abbiano effettivamente contribuito al raggiungimento degli obiettivi. La previsione di sanzioni agli ATI che non abbiano raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata, da ripartirsi verso i Comuni inadempienti. E’ prevista pure la fissazione delle tariffe per la gestione dei rifiuti urbani, che costituisce il corrispettivo per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, da applicare in forma differenziata, prevedendo misure di incentivazione e premialità, compresa la compensazione economica, in relazione alla minor produzione, alla separazione alla fonte ed alle quantità di rifiuti urbani conferiti in maniera differenziata E’ infine istituito nel bilancio regionale 2009 del fondo denominato «Fondo per l’Ambiente», alimentato da somme derivanti da: trasferimenti nazionali; dall’applicazione dell’ecotassa; dall’addizionale di cui al d.lgs. n. 152/2006; dalla sanzione amministrativa regionale per ciascuna tonnellata di rifiuti avviati a smaltimento in eccedenza rispetto ai suddetti obiettivi; dalle azioni regionali di rivalsa in danno dei soggetti responsabili di situazioni di inquinamento; dalle risorse del bilancio regionale destinate ad interventi in materia ambientale. Condividi