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CORCIANO - Il Circolo di Rifondazione comunista di Corciano si è riunito con il Segretario Provinciale Enrico Flamini per discutere dell'attuale fase politica ed ha convenuto che il rilancio di un nuovo centro sinistra deve delineare, in termini programmatici, innovazione, discontinuità e svolta nei contenuti e quindi non si può eludere il confronto sulle scelte urbanistiche e di gestione del territorio. In una nota firmata congiuntamente dallo stesso Flamini e da Giuseppe Felici, segretario del Circolo Prc di Corciano i due esponhenti di Rifondazione Comunista affermano che è stata valutato positivamente l’incontro della coalizione regionale di sabato scorso, "sebbene convocato in grave ritardo e dopo mesi che ne avevamo fatto richiesta, per aprire un confronto su contenuti ed alleanze in vista delle prossime amministrative che costituiscono anche per Corciano un appuntamento decisivo". "La condizione generale di crisi in cui versa il paese - continua la nota - non risparmia, ovviamente, nemmeno questo territorio con riflessi negativi sulle condizioni di vita dei cittadini, con la crescita di nuove povertà ed ampliamento dei margini di disagio sociale. Per questo consideriamo essenziale che i programmi, ed eventualmente le alleanze, siano il risultato di intese fondate sui bisogni e sulla domanda sociale e rappresentino un segnale di svolta reale". Da qui la disponibilità espressa per ricercare, apputo in un quadro regionale, alleanze con l'insieme delle forze del centro-sinistra, ritenendo però "improponibile ed inaccettabile, nella formazione della coalizione, il coinvolgimento di forze politiche di esplicita collocazione centrista e moderata come l’UDC". Il Prc di Corsciano chiede inoltre "pari dignità" e dichiara che non eccetterà "supinamente accordi privi della necessaria coerenza politica e programmatica". "Ecco perché - si spiega poi - riteniamo che, per aprire una nuova stagione per Corciano, sia essenziale che i programmi siano il fondamento delle alleanze e non semplici corollari. Queste sono alcune proposte generali di carattere programmatico che intendiamo partecipare con i cittadini: una svolta radicale rispetto alle questioni che attengono urbanistica e gestione del territorio; l’assunzione della difesa dei redditi più bassi e della lotta al carovita come priorità dell’azione di governo, attraverso l’attivazione di adeguate scelte in tema di servizi pubblici, politica tariffaria, assistenza sociale, tanto per fare degli esempi; la salvaguardia del patrimonio pubblico e delle funzioni pubbliche, il rifiuto delle privatizzazioni, la difesa rigorosa del patrimonio ambientale; la questione morale, con l’assunzione di criteri rigorosi in tema di rispetto della legalità nell’amministrazione pubblica, di trasparenza e controllo; il rifiuto di scelte di ispirazione securitaria, ispirate a logiche discriminatorie e razziste; l’allargamento delle pratiche partecipative". "Per quanto ci riguarda la scelta del Sindaco di coalizione - conclude la nota - non può che avvenire a seguito dell’accordo programmatico. Notizie in cui esponenti di Rifondazione Comunista si siano pronunciati riguardo a nomi non possono che essere, quindi, che false o frutto di fraintendimento". Condividi