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GUBBIO - Il sindaco Orfeo Goracci è di nuovo intervenuto con una sua nota sul tipo di informazione fornito dall'emittente locale TRG: «E’ facile immaginare -scrive polemicamente - che questo comunicato sarà uno degli oltre 250 finiti nell’oscuramento (quando è andata bene, ci sono stati tagli e stravolgimenti); comunque il tutto documentato ci servirà eventualmente in altre sedi". "Ho visto il 18 dicembre scorso a TRG - prosegue - servizi e approfondimenti del dopo Tg, nella rubrica 'Trg Plus' sulla serata conviviale dell’emittente stessa. Nel periodo natalizio è cosa molto bella ritrovarsi insieme e scambiarsi gli auguri e questo non vale di meno per Trg, ai cui lavoratori (giornalisti, tecnici, collaboratori) che non prendono certo stipendi da nababbi, va la mia vicinanza e solidarietà. Certo, vedere ai tavoli che 'contano' figure della politica che gli eugubini rigettano, non è il massimo, ma la chicca l’abbiamo avuta nel siparietto delle interviste dove la 'triade dell’informazione' targata Colacem si è materializzata microfonata con il direttore Giacomo Marinelli Andreoli, il presidente Giampiero Bedini e l’amministratore delegato Colacem Carlo Colaiacovo". "A 'Rete 4' di Fede e nelle reti Mediaset (ed è ben chiaro a tutti di cosa parliamo) - aggiunge il sindaco di Gubbio - non abbiamo mai visto e non credo vedremo Fede che intervista insieme Confalonieri e Berlusconi. A Trg si arriva a tutto questo. Chi scrive, il 'pazzo e visionario' Goracci, ricorda che il presidente Bedini è presidente di Trg, decano corrispondente eugubino della “Nazione”, scrive per “La Voce”, per “L’Eugubino” ecc. ecc., questo per ricordare che la musica è sempre la stessa (targata Colacem)". "Ancor più simbolicamente importante è stata la dichiarazione dell’amministratore delegato Colacem Carlo Colaiacovo. Nell’esaltare il ruolo e l’importanza di Trg, sul ruolo e su quello che Trg deve fare è venuta fuori una battuta che così recita: 'Trg deve tirare le orecchie… anche alle istituzioni'. Speriamo che a Trg gli diano ascolto o si spieghino bene tra loro perché 'tirare le orecchie' non è proprio un linguaggio da EDITORI, ma anche perché può essere interpretata in maniera carina e leggera o in maniera pesante del tipo: 'diamogli giù'. Di certo fino ad oggi l’informazione di Trg non si è limitata a 'tirare le orecchie' ma a dare calci nel ‘basso ventre’. E poi ci si lamenta o si 'piange' per manifesti che descrivono questa situazione !!! " Condividi