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PERUGIA – Ammonta a oltre 2mila 500 euro la somma raccolta dall’Associazione Baobab di Perugia per realizzare un reparto di maternità nel villaggio di Diamouna in Mali. Nei giorni scorsi i sostenitori del progetto hanno organizzato nel capoluogo umbro una serata di beneficenza per raccogliere fondi e illustrare gli obiettivi raggiunti. Nel corso della serata - organizzata grazie alla collaborazione delle Strade del vino dell’Umbria, Strade dell’Olio dell’Umbria e Cantina Caprai - dagli organizzatori è stato reso noto che “tra il 2005 e il 2006,  insieme agli amici del “GSI -  Infermeria Dino Frisullo” a cui aderiva anche il Comune di Perugia, è stato portato a termine un progetto a favore degli allievi delle scuole e delle loro famiglie dei villaggi di Thio e Témou dove è stata costruita un’infermeria dotata di  farmaci e di attrezzatura e strumentazione per interventi di primo soccorso e di diagnostica parassitologica”. Le infermerie sono gestite da personale locale formato che  funge da gruppo animatore nel programma di diffusione dell’uso di zanzariere impregnate di insetticida (600) da utilizzare come profilassi contro la malaria.  Parallelamente sono stati realizzati nei pressi delle scuole due orti irrigui alimentati da pozzi appositamente scavati. “Oggi – ha detto il presidente dell’Associazione, Paolo Cucchiari -  sulla scorta delle indicazioni e le esigenze che sono pervenute dalle comunità locali e con la fattiva collaborazione dell’Association culturelle Baobab di Markala, abbiamo messo a punto un analogo progetto che prevede la realizzazione di una  struttura per il parto e levatrici tradizionali a Dougouba  il cui costo è di 18 mila  euro”.  Il villaggio – hanno spiegato - si trova a circa 17 chilometri da Markala centro in cui è presente l’unico ospedale della zona. Le donne del villaggio partoriscono quasi tutte in casa, in cattive condizioni igieniche che sono la causa principale delle altissime percentuali di mortalità neonatale e delle partorienti. “La struttura che vogliamo realizzare dovrà ovviare alla carenza di condizioni igieniche e, grazie alla presenza di 2 levatrici che verranno formate presso l’ospedale di Markala, garantire un’assistenza qualificata a madri e neonati, capace di affrontare almeno le principali difficoltà che possono presentarsi durante il parto e nelle prime fasi di sviluppo dei neonati”. Tra le altre iniziative c’è quella di portare  acqua potabile per il villaggio di Thio (20 mila euro),  la realizzazione di un magazzino di deposito per derrate alimentari (20 mila euro), la continuazione del progetto di sensibilizzazione sulla Malaria e zanzariere per le scuole (4 mila euro) e altri interventi  sulla  scuola primaria comunitaria di Diamouna. Condividi