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PERUGIA – Nella vicenda della crisi occupazionale alla Antonio Merloni, dopo la stipula del protocollo d’intesa con l’Inps di Perugia dello scorso 20 novembre, si aggiunge oggi quello che la Provincia di Perugia ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. Un accordo che, come recita il testo del documento, ha alla base la volontà dei soggetti firmatari di affrontare congiuntamente la situazione di grave crisi in cui versa il settore della meccanica (in particolare la monocultura produttiva di elettrodomestici) che ha comportato ripercussioni preoccupanti sui livelli occupazionali di un grande gruppo industriale quale è l'Antonio Merloni s.p.a. e l'Antonio Merloni C.&T. s.r.l. “Quello di oggi – ha ricordato l’assessore provinciale alle politiche del lavoro Giuliano Granocchia – è il frutto di un lavoro complesso, scaturito anche dalle sollecitazioni giunte dalle organizzazioni sindacali, e che ha registrato una grande convergenza di vedute tra le istituzioni regionali e, all’interno del nostro Ente, tra il Consiglio e la Giunta provinciali”. Granocchia ha quindi posto l’accento sul carattere sperimentale ed innovativo di questo intervento pubblico a favore dei lavoratori della Merloni che, grazie alla tempestiva azione dell’Amministrazione provinciale, hanno potuto contare su una certa continuità di reddito. Gli accordi fin qui sottoscritti, infatti, prevedono le anticipazioni della Cigs (Cassa integrazione guadagno straordinaria), concesse fino al momento dell'avvio dei pagamenti diretti da parte dell'INPS - sede provinciale di Perugia, e, comunque, per un periodo non superiore a tre mesi, per l’importo di 700 euro massime mensili. Il protocollo firmato questa mattina prevede invece, tra le altre cose, che le imprese Antonio Merloni s.p.a. e Antonio Merloni C.&T. s.r.l, interessate ad attivare il procedimento per l'erogazione di anticipazioni del trattamento di integrazione salariale, in relazione alle unità aziendali dislocate sul territorio provinciale, inoltreranno alla Provincia di Perugia la documentazione di rito, attestante l'importo a titolo di anticipazione di integrazione salariale dovuta per ciascun lavoratore, l'elenco dei lavoratori interessati dalla sospensione o dalla riduzione dell'attività lavorativa con indicazione degli eventuali rapporti di lavoro a tempo parziale. Ciascun lavoratore dal canto suo rilascerà alla Provincia di Perugia la domanda di anticipazione del trattamento di CIGS (secondo modulistica già predisposta dalla Provincia di Perugia), contenente, tra l'altro, anche l'impegno a rimborsare le somme anticipate nel caso in cui non siano dovute, nonché l'impegno a comunicare ogni variazione relativa al rapporto di lavoro (es. dimissioni, ecc.); mandato, esclusivo, gratuito, irrevocabile di rappresentanza, avente ad oggetto l'anticipazione delle somme in parola; procura speciale al Dirigente del Servizio Servizi per l'Occupazione ed alle Imprese, per compiere le necessarie operazioni di riscossione presso l'INPS delle somme anticipate dalla Provincia di Perugia. Soddisfatti per questo risultato raggiunto, ma fortemente preoccupati per il futuro dei dipendenti Merloni e dei tanti lavoratori umbri, soprattutto del settore metalmeccanico, alla prese con analoghi problemi occupazionali, si sono detti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che questa mattina hanno sottoscritto l’accordo. Adolfo Pierotti della Fim-Cisl ha auspicato che le istituzioni regionali colgano la gravità economica del momento e mettano in atto efficaci strumenti di contrasto della crisi. Per Francesco Giannini (Fiom-Cgil) questa esperienza dovrebbe essere da stimolo per le altre istituzioni, mentre Umbro Conti (Uilm-Uil) ha ricordato come il problema della cassa integrazione interessa oggi un numero significativo di lavoratori della nostra regione. Condividi