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PERUGIA - Verranno presentati giovedì 11 dicembre, a partire dalle 10.30 alla Sala d'Onore della Giunta Regionale di Palazzo Donini (Corso Vannucci – Perugia), i risultati dell'analisi condotta dalla sezione umbra dell'Associazione nazionale cooperative di servizi e turismo (Ancst) di LegaCoop sul fenomeno migratorio all'interno del mondo cooperativo umbro. Il meeting informativo, promosso dalla redazione del periodico Impegno sociale e da Ancst LegaCoopUmbria, sarà l'occasione per presentare ed analizzare insieme ad esperti e addetti ai lavori i dati raccolti nel 2007 nelle cooperative di Ancst caratterizzate dalla presenza di lavoratori stranieri tra i propri dipendenti (55 su 160), attraverso un'inchiesta che si è soffermata su tre aspetti fondamentali del fenomeno migratorio in ambito lavorativo: partecipazione societaria e tipo di rapporto di lavoro, inserimento societario e provenienza in rapporto al genere, problemi riconducibili alla presenza di migranti all'interno della struttura cooperativa. Dall'analisi è emerso, tra l'altro, che la quota di lavoratori immigrati è più alta nelle cooperative di supporto rispetto a quelle di lavoro (17,4% contro il 6,8%, con le prime che sono caratterizzate da una maggiore stagionalità dell'occupazione) e che i lavoratori stranieri sono impegnati in mansioni produttive e non ricoprono ruoli amministrativi. Per quanto riguarda la provenienza, Marocco e Perù sono le nazioni più rappresentate (15% e 14% del totale), mentre sul versante della differenza di genere è predominante la presenza femminile almeno nelle cooperative di lavoro (con una media del 60,7% in cui spicca il dato del 94% in riferimento alle cooperative che offrono servizi socio-sanitari). “La nostra è un'inchiesta giornalistica sulla tematica dell'immigrazione in Umbria – sottolineano i curatori Luca Cresta e Sergio Capotosti – e non pretende di essere esaustiva in questo settore né di essere una ricerca condotta con criteri scientifici: deve essere letta piuttosto come una fotografia dell'esistente inquadrata da un versante privilegiato, quello dei cooperatori sociali e degli amministratori locali”. Un lavoro che ha il pregio di mettere insieme le considerazioni delle istituzioni e della cooperazione sociale umbra sul tema della convivenza interculturale, e che sarà l’occasione per confrontarsi e dimostrare il lavoro che è stato fatto, in questi anni, per implementare servizi ed organizzare progetti per favorire l’integrazione socioculturale e contrastare i fenomeni di intolleranza e pregiudizi. Condividi