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Un “forte appello” da parte della presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ai parlamentari umbri ed agli organismi nazionali delle associazioni di categoria delle imprese e dei lavoratori affinché la legge Finanziaria contenga le risorse necessarie per la prosecuzione dell’opera di ricostruzione post-sismica, così come annunciato dal Governo, sia al “Tavolo” di Palazzo Chigi, che in altre circostanze. La presidente non esclude “manifestazioni” nella capitale, nel caso in cui non vi sia una chiara “inversione di tendenza”,con l’approvazione di emendamenti alla legge Finanziaria che prevedano i fondi annunciati. “Circa le questioni relative alla Finanziaria ed ai fondi per la ricostruzione post sismica in Umbria e nelle Marche – scrive la presidente in una lettera ai Parlamentari - sul territorio, da parte dei Comuni, dei cittadini, delle forze produttive e dei sindacati, c’è una forte preoccupazione per come la situazione si va evolvendo accompagnata da una forte e crescente sensazione che si stia subendo un’ingiustizia, per cui, o ci sarà rapidamente una inversione di tendenza, o saremo costretti a dimostrare a Roma tutta la nostra contrarietà”. “Sono dell’opinione che, per raggiungere un obiettivo che considero di interesse generale – prosegue la presidente -, siano utili tutte le iniziative democratiche che si ritiene opportuno mettere in campo. Meglio sarà se tali iniziative assumeranno un carattere unitario e se si eviteranno due estremi: o una acritica difesa delle decisioni del Governo o la strumentalizzazione delle problematiche a fini di propaganda politica”. Lorenzetti chiede quindi ai rappresentanti umbri nella Camera dei Deputati, dove è in discussione la legge Finanziaria, di concordare azioni comuni da portare avanti nei prossimi giorni, e, soprattutto, “di farvi portavoce con il Governo, e, per esso, con il Sottosegretario Letta, con il Relatore On. Michele Ventura, con i Capo Gruppo delle nostre esigenze e di far percepire la vostra azione e la vostra presenza circa questi temi all’opinione pubblica regionale”. “L’Umbria e le Marche – aggiunge Lorenzetti - ritengono di essersi comportate con serietà. Abbiamo concordato un percorso insieme al Governo che andava rispettato, nella convinzione che da tale scelta ne sarebbe scaturito un giudizio complessivo di affidabilità reciproca, fra Regioni, istituzioni locali, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria. Gli impegni reciprocamente assunti sono stati finora onorati solo parzialmente e credo sia giusto chiederne il rispetto integrale”. Analoga lettera la presidente l’ha inviata ai vertici nazionali delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, convinta che per raggiungere un obiettivo di interesse generale, non solo tutte le iniziative siano utili, ma anche la mobilitazione dei rappresentanti di imprese e lavoratori sia necessaria per la tutela dei legittimi interessi dei cittadini umbri. Condividi