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Evento "incongruo" e non in linea con la laicità della scienza. Questo il giudizio di alcuni docenti riguardo l'intervento del Papa, previsto per giovedì al termine della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'università La Sapienza di Roma. Gli oltre 60 firmatari della lettera inviata al rettore, tra cui il fisico Andrea Frova, autore con Mariapiera Marenzana di un libro su Galileo e la Chiesa, chiedono che la visita sia annullata. Con lui hanno sottoscritto la lettera anche i fisici Carlo Maiani, Carlo Bernardini, Giorgio Parisi, Carlo Cosmelli. Riportiamo in maniera integrale il testo della missiva inviata al REttore che sembra già aver dato dei frutti con delle modifiche al programma della giornata. "Magnifico Rettore, con queste poche righe desideriamo portarLa a conoscenza del fatto che condividiamo appieno la lettera di critica che il collega Marcello Cini Le ha indirizzato sulla stampa a proposito della sconcertante iniziativa che prevedeva l'intervento di papa Benedetto XVI all'Inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza. Nulla da aggiungere agli argomenti di Cini, salvo un particolare. Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella citta di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: ''All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto''. Sono parole che, in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze, ci offendono e ci umiliano. In nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro Ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato". Hanno aderito simbolicamente a questo appello anche le associazioni studentesche di sinistra che hanno annunciato iniziative parallele di protesta. Condividi