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PERUGIA – Si è aperto oggi pomeriggio a Palazzo Cesaroni il convegno dal titolo “I Parlamenti regionali come luoghi della democrazia”, organizzato dal Consiglio regionale dell’Umbria e patrocinato dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali e dal centro di formazione e studi “Formez”, in collaborazione con il Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione). La giornata odierna, presieduta da Raffaele Nevi, vicepresidente del Consiglio regionale dell’Umbria, è stata dedicata alla partecipazione del cittadino nelle scelte pubbliche ed alle esperienze di e-democracy in Umbria, con una proiezione ed una discussione sul progetto “Partecipattivo”. Introducendo i lavori, il presidente del Consiglio regionale Mauro Tippolotti ha voluto sottolineare come “finalmente anche nei Consigli regionali si affrontano le problematiche della partecipazione, che di solito è appannaggio degli esecutivi e spesso fonte di polemica con l’Assemblea legislativa. Quando parliamo di democrazia partecipata – ha detto – bisogna collocare questo concetto all’interno di una cornice ampia e complessa: ciò che oggi appare in crisi non è tanto l’idea di democrazia come aspirazione teorica ideale, quanto la sua capacità di essere effettiva ed inclusiva. Appare evidente – ha spiegato Tippolotti – come la stessa concettualizzazione della democrazia rappresentativa non riesca più a recare in sé quella spinta inclusiva che porta le persone ad interessarsi dell’operato della classe dirigente, a seguirla quotidianamente, ad essere partecipe. La partecipazione è, invece, un’enorme ricchezza e risorsa per lo sviluppo economico sociale dei territori e come rafforzamento e valorizzazione del modello attuale di democrazia, per vivere pienamente il diritto di cittadinanza da parte degli uomini e delle donne della nostra società”. PRIMA PARTE: LA PARTECIPAZIONE NELLE SCELTE PUBBLICHE GIUSEPPE COTTURRI (Università di Bari): “Il concetto di sussidiarietà è stato inserito nella nostra Costituzione con la revisione del 2001. Ritengo che oggi vada superata la divisione tra sussidiarietà orizzontale e verticale: qualunque sia il soggetto che avvia una attività di interesse generale, l'altro, sia esso pubblico o privato, ha interesse che questa si realizzi. In questo modo si definisce una forma di sussidiarietà circolare tra istituzioni e gruppi sociali, virtuosa e non concorrenziale”. ELENA TROPEANO (Formez) – “La formazione dei dipendenti pubblici viene affiancata oggi da un filone dedicato alle attività che favoriscono la partecipazione e la sussidiarietà orizzontale, perché non c’è ancora adeguata accoglienza nei confronti delle istanze dei cittadini, che invece divengono parte integrante dei processi pubblici. Quindi si fa formazione per il cambiamento, estendendola a cittadini, imprese e professionisti che vengono coinvolti nei processi decisionali per arrivare ad avere amministrazioni efficaci e integrate”. PAOLO TESTA (Cittalia - Anci ricerche) – “Alcune Regioni stanno pensando a leggi regionali sulla partecipazione, una necessità non solo per i cittadini ma anche per chi deve prendere le decisioni, che invece a volte usano la partecipazione per far passare decisioni già prese. Non possiamo perdere l’occasione di realizzare percorsi di partecipazione, valorizzare le risorse del territorio e l’importanza dell’ascolto, che non può seguire decisioni già prese ma le deve anticipare. SECONDA PARTE: IL PROGETTO “PARTECIPATTIVO” La seconda parte del convegno è stata dedicata alla verifica dei risultati della fase di sperimentazione del progetto “Partecipattivo” che ha interessato i Comuni di Corciano e Spoleto, l’assessorato alle politiche sociali della Regione Umbria e l’Anci Umbria. I lavori sono stati introdotti da Francesco De Carolis vice segretario generale del Consiglio regionale dell’Umbria, l’istituzione che ha svolto ruolo di capofila e coordinatore del progetto stesso. DAMIANO STUFARA (assessore regionale alle politiche sociali): “Partecipattivo è uno strumento utile e adeguato per costruire processi di innovazione e partecipazione e per favorire il confronto e l'elaborazione che sfocerà nella proposta di legge della Giunta sulle giovani generazioni. Va evitata la retorica della partecipazione, costruendo invece una reale partecipazione ai processi decisionali, in cui siano coinvolti i giovani, facendoli diventare protagonisti del presente e del futuro della nostra società”. GIOVANNI MARIA CASTELLANA (presidente Consiglio comunale Spoleto): “Il Comune di Spoleto ha accolto con entusiasmo il progetto del Consiglio regionale dell'Umbria teso ad incentivare la partecipazione dei cittadini attraverso l'impiego di tecnologie informatiche. Spoleto ha partecipato a questo progetto per coinvolgere i cittadini nella riqualificazione del suo centro storico ed arrivare a soluzioni condivise soprattutto dai giovani, che hanno risposto in maniera positiva”. CHRISTIAN BETTI (assessore allo sviluppo economico, Comune di Corciano): “Il progetto Partecipattivo si inserisce per noi nel processo di rivitalizzazione del quartiere 'Il Rigo' di Corciano, nato da un progetto di Renzo Piano . Negli anni la zona ha subito una forte usura strutturale, che ha deteriorato le aree verdi e la viabilità. Attraverso Partecipattivo il Comune ha sondato i cittadini sul percorso da seguire e le scelte da intraprendere per investire i 600 mila euro stanziati per la ristrutturazione del quartiere”. FERNANDA CECCHINI (Ufficio di presidenza Anci Umbria) –“L’Anci è parte attiva nel processo ‘Partecipattivo’, un sistema informativo che consente di attingere dati utili a tutta la comunità, con l’obiettivo di rendere i cittadini più consapevoli e della partecipazione dei territori nei processi decisionali”. SCHEDA “PARTECIPATTIVO”: E’ un progetto di e-democracy che permette al cittadino e ad ogni altro soggetto sociale, attraverso il sito “partecipattivo.it”, di contribuire con le proprie idee alle scelte della Pubblica amministrazione. In altre parole consiste nell’utilizzo di tecnologie informatiche come mezzo per promuovere la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali delle istituzioni. Condividi