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GUBBIO - La Sirio Ecologica, al centro della indagine della magistratura perugina su un presunto riciclaggio di denaro sporco, e' una azienda per lo smaltimento dei rifiuti speciali. La sede e' a Padule di Gubbio. Da mesi e' al centro di trattative, che coinvolgono sindacati ed istituzioni locali, per cercare di risolvere la crisi che ha messo a rischia l'occupazione di circa 110 dipendenti, di cui una trentina nelle filiali fuori dall'Umbria. La crisi finanziaria che ha portato ad una paralisi dell'attivita' ed alla disdetta di alcuni contratti va avanti da alcuni mesi ed era stata oggetto anche di un Consiglio comunale aperto al quale avevano partecipato associazioni sindacali e Sviluppumbria dopo che nei giorni precedenti i dipendenti avevano manifestato arrivando anche a bloccare il traffico sulla statale 219. Durante il consiglio comunale furono denunciati il mancato pagamento degli stipendi da agosto, l'assenza di un piano aziendale, la mancanza di risorse per fare fronte alle commesse ed una esposizione debitoria valutata in oltre 8 milioni di euro. L'attivita' produttiva attualmente e' bloccata e lavorano soltanto alcuni operai impegnati a liberare il piazzale e smaltire i carichi di alcuni camion fermi. Secondo quanto si e' appreso dovrebbe presto scattare la cassa integrazione mentre si spera in un finanziamento di Sviluppumbria per pagare gli stipendi arretrati. Appena ieri sembrava essersi aperto uno spiraglio per il buon fine di questa vicenda con la notizia, comunicata nel corso di un incontro svoltosi in regione, del possibile ingresso di un nuovo socio apportatore di capitali freschi nell'azienda. Condividi