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E' diventato una scuola di formazione nazionale sul progetto “P4c” (Philosophy for children), il primo circolo didattico di Foligno che dal settembre 2002è' stato uno dei primi in Italia ad applicare questa esperienza pedagogica avviata negli Stati Uniti da Matthew Lipman e portata in Italia, una quindicina di anni fa, da un professore che si chiama Antonio Cosentino. Proprio il padre italiano della “P4c”, Antonio Cosentino (del Centro di ricerca per l'indagine filosofica di Roma), insieme a Maughn Gregory, direttore dell'Institute for the Advancement of Philosophy for Children, fondato da Lipman, parteciperanno domani a Foligno ad una tavola rotonda sul tema “P4c-La pratica del dialogo filosofico come risorsa formativa” in programma alle 9.30 nella sala Conferenze di palazzo Trinci. Il corso - il primo corso nazionale del genere - è strutturato in quattro moduli di due giorni. Cominciato nel dicembre scorso, proseguirà fino alla fine del prossimo febbraio. Vi partecipano 18 insegnanti provenienti da tutta Italia. La caratteristica principale è quella della possibilità di accompagnare gli insegnamenti teorici con il tirocinio sul campo. A Foligno, all'esperienza del primo circolo didattico si è infatti poi affiancata quella dell'Istituto comprensivo di Sant'Eraclio e di alcune classi di molte altre scuole (l'Istituto comprensivo di Castel Ritaldi, l'Istituto comprensivo di Gualdo Cattaneo, l'Istituto comprensivo di Cannara, la scuola media Gentile da Foligno, l'Istituto comprensivo di Massa Martana, l'Istituto comprensivo di Giano dell'Umbria). Altri corsi di formazione si svolgono attualmente anche in alcune sedi universitarie, con corsi di specializzazione post-universitaria, a Padova, Firenze e Napoli. “La nostra - ha commentato la responsabile folignate del progetto, Rita Costanzi - è un'esperienza davvero interessante e coinvolgente. Gli obiettivi della cooperazione e della ragionevolezza, che erano alla base della scelta che abbiamo fatto, sono stati raggiunti non solo da parte dei bambini, ma anche all'interno del gruppo insegnanti”. “A distanza di tre anni dall'inizio dell'esperienza - ha poi spiegato -abbiamo filosofato insieme agli alunni su questioni di logica, metafisica, etica ('Che cosa sono le relazioni? Cos'è la vita? Quando le ragioni sono buone ragioni?'). I primi risultati che l'attività ha prodotto sono il miglioramento dell'ascolto, della lettura e dell'argomentazione. I ragazzi amano l'ora di Philosophy”. Condividi