Terni/ Patrimonio culturale cittadino: Prc soddisfatto per audizione commissione
TERNI - Rifondazione Comunista esprime soddisfazione in merito all’esito dell’audizione della commissione consiliare riguardante il progetto di consolidamento strutturale del Teatro Verdi, un passaggio essenziale nella condivisione delle scelte tra cittadinanza, associazioni e amministrazione comunale, esempio di come il tema della cultura debba tornare ad essere centrale e condiviso col tessuto sociale.
La Commissione Cultura del Partito della Rifondazione Comunista di Terni intende fare chiarezza in merito ad alcune questioni relative ai lavori di riqualificazione del Teatro Verdi che nell’ultimo periodo è stato oggetto di speculazioni mediatiche, probabilmente legate a fini elettorali, che non rendono merito a chi si è impegnato per salvaguardare un patrimonio fondamentale della città ma che mirano, invece, a creare unicamente confusione ed allarmismi al solo fine di ricevere attenzione mediatica.
Una confusione che non ha risparmiato alcuni degli stessi componenti delle associazioni, i quali al termine delle relazioni hanno espresso soddisfazione per il lavoro progettuale svolto.
Negli anni in cui la crisi economica si è fatta più sentire è stato comunque realizzato il recupero e il restauro dell’unica parte realmente di interesse storico che è rimasta del teatro originario, ovvero la facciata che da su Corso Vecchio, con un investimento da parte del Comune di Terni di 400 mila Euro.
La priorità deve essere data ora, agli urgenti lavori che riguardano la staticità del Teatro e l’adeguamento della torre scenica, lavori già finanziati da Comune e Regione con 3 mln di euro, al fine di migliorare complessivamente la prestazione qualitativa dello stabile.
L’altro punto da fissare è che una volta conclusi, affinché il teatro torni fruibile, occorre investire una somma che si aggira intorno ai 10 mln. E’ evidente quindi che prima di parlare di qualsivoglia scenario architettonico bisogna pensare a come reperire i fondi coinvolgendo in prima battuta tutti i livelli del Governo.
Le questioni dirimenti di questa vicenda sono legate tanto al numero di posti a sedere (impossibile arrivare a mille posti senza garantire la giusta visibilità ad ognuno di questi) quanto al costo dell’operazione così come avanzata dalle associazioni: 30 milioni di euro, una cifra enorme che, a fronte di tante altre situazioni emergenziali, sarebbe stato impossibile reperire.
La tematica del Verdi è solo uno dei tanti temi che riguardano la questione complessiva della Cultura a Terni. Questione che non può essere trattata separatamente da tutto il restante patrimonio cittadino ma che deve essere integrata ad una rete che riesca a rendere organica e fruibile tale ricchezza.
Una città valorizza il proprio patrimonio quando riesce, nonostante tutte le difficoltà economiche ed ammnistrative specifiche di un determinato periodo storico, a mettere in moto in maniera efficace ed efficiente tutte le risorse a disposizione o gran parte di esse superando ed investendo sulle questioni infrastrutturali.
Questo unicamente a condizione che la cultura sia considerata un bene pubblico e non una merce.
Il Prc di Terni invita tutti i soggetti che si vogliono occupare della questione ad un maggiore senso di responsabilità ed a non giocare per evidenti fini elettorali con quello che è a tutti gli effetti un patrimonio da recuperare della città, auspicando che la buona metodologia attraverso la quale si è gestita la partita del teatro Verdi diventi la pratica consuetudinaria su cui misurare le scelte condivise in tema di patrimonio e politiche culturali.

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