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PERUGIA - Costruire in Umbria, nella collaborazione fra pubblico e privato, una rete di ville, parchi e giardini, che ne recuperi la storica dimensione agricola, per renderne fruibile il patrimonio, fare da ''volano'' allo sviluppo economico, sostenere l'ambiente e far parte a pieno titolo della Rete dei Giardini Europei. E' questo l'obiettivo, sottolineato ieri a Villa Redenta di Spoleto dal vicepresidente della Regione Umbria e assessore all'agricoltura Carlo Liviantoni, concludendo i lavori del seminario (promosso dalla stessa Regione e da ''3 A - Parco Tecologico Agroalimentare'') ''Ville, parchi e giardini in Umbria: un'opportunita' per lo sviluppo sostenibile del territorio''. ''La Rete Europea dei Giardini (European Garden Heritage Network) - ha detto il suo presidente Christian Grossen - e' lieta non soltanto di poter incrementare la collaborazione con la Regione Umbria in questo settore, nell'ambito del progetto comunitario 'Interreg 4', ma di accoglierla a pieno titolo come nuovo membro del 'network'. Saremmo veramente contenti - ha aggiunto - di poter far svolgere in Umbria i prossimi appuntamenti dell'associazione''. ''Il dibattito - ha dichiarato l'assessore Liviantoni, sottolineando positivamente la folta partecipazione, oltre che di enti pubblici, anche di proprietari di ville e giardini privati - ha mostrato sostanza e convergenza: c'e' la volonta' di assegnare a questo settore l'importanza che merita, come emergenza storico-culturale dell'Umbria. Ville e giardini sono tutt'uno con la storia civile ed economica dell'Umbria: la loro messa in rete, collegata con il recupero di una dimensione agricola capace di attirare il turismo enogastronomico, e coinvolgendo inprima persona i soggetti privati, e' la strada che intendiamo percorrere''. Un itinerario tematico di ville e giardini, ''a sistema'' con il patrimonio storico-artistico dell'Umbria e con itinerari enogastronomici come le ''Strade del Vino e dell'Olio'': per proseguire nel lavoro intrapreso, c'e' gia' uno ''studio di fattibilita''', predisposto da Regione e Parco Tecnologico, che dal patrimonio censito di 826 ville e giardini storici in Umbria ha selezionato un campione di 30, schedato secondo i parametri della descrizione storico-monumentale del complesso, localizzazione, contesto, spazi aperti e pertinenze, stato di conservazione, elementi decorativi ed emergenze botaniche, attrattori (cioe' presenza di elementi capaci di generare interesse) architettonico-paesaggistici ed economici. ''Ogni scheda - spiega Luciano Concezzi, autore con Sebastiano Maceri e Silvia Marini dello studio - contiene un condensato di informazioni raccolte in sopralluoghi effettuati da agronomi e architetti del parco tecnologico nel maggio e giugno scorso''. Condividi