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A Palazzo Cesaroni, su iniziativa della terza Commissione consiliare, si è svolto un incontro consultivo sui contenuti di due disegni di legge riguardanti la tutela delle manifestazioni storiche che si svolgono in Umbria. Dagli interventi è emerso un sostanziale consenso alle proposte, molto simili nei contenuti e che comunque verranno riunite in un unico testo da sottoporre al voto del Consiglio. Le rievocazioni storiche più autentiche e rigorose, al pari delle feste e delle altre espressioni della cultura folklorica, sono un patrimonio da difendere. L’Umbria, prima fra le Regioni italiane, si appresta a darsi una legge capace di tutelare ed incentivare queste manifestazioni puntando a migliorarne la qualità e, indirettamente, la ricaduta culturale e turistica che le stesse già ora incentivano. E’ quanto è emerso nel corso di una affollata audizione svoltasi a palazzo Cesaroni su iniziativa della Commissione affari sociali, presieduta da Enzo Ronca, per raccogliere pareri e suggerimenti su due disegni di legge: uno a firma dei consiglieri Eros Brega, Luigi Masci e Franco Tomassoni, l’altro elaborato dalla Giunta, su iniziativa dell’assessore alla cultura Silvano Rometti. Ampio il consenso espresso sui due disegni di legge, molto simili nei contenuti che quasi sicuramente verranno riuniti in un unico testo prima dell’arrivo in aula. Pochi i rilievi posti dagli intervenuti. Alcuni hanno chiesto di distinguere il ruolo e il valore delle manifestazioni storiche più antiche e collaudate, rispetto alle iniziative più nuove e recenti, avviate in alcuni territori della Regione. E’ stato posto anche il problema di evitare sovrapposizioni di date, soprattutto per le rievocazioni territorialmente più prossime. Poche le differenze fra le due proposte di legge. Quella della Giunta riconosce nella Festa dei Ceri di Gubbio la manifestazione “più arcaica ed espressione culturale della identità regionale”; individua in: “arte della bandiera”, musica, danza, costume arti militari e battaglie, giochi e tornei, le vere materie specifiche su cui dovrebbero cimentarsi le manifestazioni storiche. La proposta dei consiglieri Brega, Masci e Tomassoni, intende istituire un apposito albo delle manifestazioni, (per la Giunta solo un elenco) un calendario specifico, e un comitato tecnico scientifico chiamato ad esprimere un parere motivato sulla opportunità di iscrivere le singole manifestazioni e sui calendari delle manifestazioni. Condividi