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PERUGIA - La Cisl dalla parte dei lavoratori, senza distinzione di razza, colore della pelle, provenienza e religione: ad essere proposto un tavolo di confronto con le parti datoriali per evitare quello che potrebbe divenire un vero e proprio conflitto sociale. “Il rischio –ha fatto sapere il segretario generale territoriale Cisl di Perugia Antonio Cascianelli- è ormai imminente e scaturisce dalla recessione che stiamo vivendo a causa della crisi finanziaria internazionale. I settori più esposti sono senza dubbio il settore edile, quello agro-alimentare, quello metalmeccanico e quello del commercio, dove in molti casi viene impiegata manodopera straniera, spesso poco qualificata. La Cisl –ha sottolineato il segretario generale Cisl di Perugia- vuole aprire un tavolo di confronto con le parti datoriali per tutelare la dignità dei lavoratori nel caso che le aziende, a causa della forte crisi finanziaria, vengano a portare avanti politiche di licenziamento selettivo. La parte datoriale, infatti, potrebbe decidere di far fuori la componente straniera e mantenere quella italiana: quindi andrebbero a confluire nel lavoro nero proprio quelle fasce sociali già deboli. Oppure, l’azienda potrebbe decidere di mandare a casa i lavoratori italiani e di tenere occupata la parte sociale più debole e, quindi, ricattabile sia da un punto di vista contrattuale che economico, ossia quella straniera. Il lavoro del sindacato –ha affermato Cascianelli- avrà come obiettivo irrinunciabile la difesa di tutti i lavoratori per evitare l’innescarsi di quello che potenzialmente potrebbe divenire un vero e proprio conflitto sociale: a tutti i lavoratori pari dignità”. Condividi