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Si sono appresi maggiori particolari riguardo alla vasta operazione che ha avuto luogo ieri sera, per iniziativa del questore di Perugia, Arturo De Felice, per ripulire il centro storico del capoluogo umbro dal traffico di droga e dal fenomeno dell’immigrazione clandestina che lo alimento per gran parte. Una operazione che a quanto si ricorda non ha precedenti a Perugina per quanto riguarda il dispiegamento delle forze in campo, avendovi preso parte agenti della squadra mobile e del reparto prevenzione crimine Toscana, con unità cinofile della polizia. Il tutto ha avuto inizio intorno alle 19, in viale Pellini, per la precisione nel vicino parco della Canapina, da dove i controlli si sono allargati successivamente in altre parti del centro cittadino. Ed è proprio all’interno del parco in questione che è stato scovato un gruppo di giovani, in gran parte extracomunitari, che vi si trovavano per vendere o acquistare gli stupefacenti. Alla vista degli agenti costoro hanno cercato di fuggire, ma sono stati tutti intercettati visto che il parco era stato interamente circondato non lasciando loro alcuna agevole via di fuga. Tutti, meno uno, un tunisino che ha scavalcato la cinta muraria dei giardini, lanciandosi con un volo di 6 metri nel parcheggio sottostante di via Pellini. La sua fuga è stata però solo momentanea perché poco dopo è stato raggiunto e bloccato dal vicequestore aggiunto Marco Chiacchiera, dirigente della sezione criminalità organizzata della squadra mobile al quale era stata affidata la responsabilità dell'operazione. Ne è scaturita una violenta colluttazione, nel corso della quale il funzionario di polizia ha riportato la frattura di un braccio. Il tunisino, clandestino, è stato trovato in possesso di hascisc e cocaina per complessivi 120 grammi, e di 200 euro in contanti, per cui è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di droga e per resistenza aggravata e lesioni gravi a pubblico ufficiale. Assieme a lui sono stati arrestati altri tre giovani, anche loro di origini magrebine: uno è accusato di spaccio e gli altri due di non avevano rispettato provvedimenti di espulsione. Sono inoltre stati rintracciati complessivamente 20 nordafricani, otto dei quali sono già stati accompagnati al Centro di permanenza temporanea di Bari. Condividi