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PERUGIA - L'istituto per la storia dell'Umbria contemporanea ha dato il via al terzo modulo del progetto “Istria Fiume Dalmazia - frammenti di un sentire di frontiera”, che dopo la letteratura verte sulle arti visive e musicali. A Palazzo Cesaroni è stato proiettato il film "La città dolente" di Mario Bonnard, che racconta l'esodo di italiani dalla città di Pola, assegnata alla Jugoslavia di Tito al termine della seconda guerra mondiale. Il progetto dell'lsuc, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e la Società di studi fiumani "consente di riflettere con serenità su parole chiave come popolo, identità, nazione, stato, confine, appartenenza - ha spiegato il professor Dino Renato Nardelli, responsabile della didattica per l'Isuc - perché - ha aggiunto - non sono stati soltanto gli ebrei a fare del racconto un elemento identitario. Questo corso testimonia l'intensità della sofferenza dei fiumani, italiani divisi e disprezzati, il cui esodo dalle città natali trova testimonianza anche a Perugia, con una cinquantina di esodanti che già dal '46-47 sono rintracciabili al Favarone, nel quartiere di Monteluce. Sul film "La città dolente", che unisce il racconto del dramma di chi ha dovuto lasciare la propria casa a quello di chi è rimasto in una terra divenuta straniera, con l'illusione che le cose sarebbero andate bene, andando invece a finire nei campi di concentramento, il critico cinematografico Alessandro Cuk ha detto che “è stato girato fra il 1946 e il 1947, in una modalità antesignana della formula docu-fiction, dove nella storia interpretata dagli attori si intersecano immagini documentaristiche d'epoca dalla grande forza visiva”. Il film, restaurato da poco in considerazione del suo alto valore documentaristico, è stato presentato nel corso dell'ultima Mostra del cinema di Venezia. Alla proiezione perugina hanno assistito diversi studenti delle scuole superiori ed alcuni docenti. II terzo modulo del progetto dell'lsuc si articolerà in vari incontri dedicati stavolta alle fonti orali: ÌI18 novembre al Teatro Santa Cecilia saranno suonate musiche di frontiera di autori diversi per un concerto di sola viola. Il 10 febbraio 2009 "Ricordi di esuli dall'lstria, Fiume e Dalmazia, storia orale e uso pubblico della memoria. Sempre l'anno prossimo sarà presentato il volume Istria Fiume e Dalmazia laboratorio d'Europa, mentre partirà questo mese, per concludersi a fine anno scolastico, un laboratorio sui documenti al Villaggio giuliano dalmata di Roma, con visite degli studenti nel quartiere dell’Eur. Condividi