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ORVIETO - A seguito delle Assemblee svolte in Cassa di Risparmio di Orvieto che hanno visto la partecipazione massiccia del personale, le organizzazioni sindacali hanno ricevuto mandato di proclamare lo stato di agitazione, richiedendo l’intervento di Abi per una possibile conciliazione. “E' da sottolineare il fatto che per la prima volta il personale della Cassa di Risparmio di Orvieto si fa promotore di un'iniziativa tendente alla tutela di legittime aspirazioni - dichiara il segretario generale della Fisac Cgil dell’Umbria, Massimo Giulietti - in passato, infatti, il personale aveva solo aderito ad iniziative di tipo nazionale soprattutto collegate ai rinnovi contrattuali”. “Certo è – prosegue Giulietti - che la situazione è molto complessa e si inserisce in un momento in cui la Banca è in cessione come a tutti è noto, ma questo non impedisce al personale di informare chiunque sia il nuovo acquirente che la situazione in cui i dipendenti sono costretti a lavorare non è affatto delle migliori ed è il frutto di una ristrutturazione non completata, con il mancato riconoscimento di inquadramenti rivenienti proprio da precise modifiche organizzative della direzione aziendale e da un clima che nel corso del tempo è andato deteriorandosi”. Inoltre, le organizzazioni sindacali presenti in azienda lamentano il mancato adeguamento della contribuzione integrativa ai parametri minimi riconosciuti nel “sistema credito” per circa 140 dipendenti su 220, oltre ad un problema di spostamenti di personale da una filiale all'altra, del tutto incoerenti con il momento, e senza un giusto compenso per il disagio provocato alle lavoratrici ed ai lavoratori. “La speranza - conclude Giulietti - è che la direzione si ravveda anche prima del confronto in Abi e si sieda al tavolo con i sindacati al fine di sanare queste situazioni”. Condividi