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PERUGIA - Le carceri di Spoleto e di Terni ospitano quasi un quinto dei detenuti che in Italia sono sottoposti al 41bis, il cosiddetto ''carcere duro''. Lo ha detto stamani il provveditore regionale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Ilse Rusteni, in occasione della celebrazione a Perugia dell'annuale del Corpo di polizia penitenziaria. Complessivamente nelle carceri umbre - Perugia, Spoleto, Terni e Orvieto - sono ospitati 800 detenuti. Quelli sottoposti al 41bis, oltre un centinaio, si trovano a Spoleto, soprattutto, e a Terni. Per il loro controllo sono impegnati 750 tra uomini e donne della polizia penitenziaria. Il direttore del carcere di Perugia, Antonio Fullone, ha spiegato che per la struttura quello attuale ''e' un momento di grande integrazione con l'esterno, in particolare con le principali manifestazioni che si svolgono in citta''. ''Penso - ha aggiunto - a Umbrialibri e a Umbria Jazz, ma anche a tutti gli altri grandi appuntamenti perugini''. Il direttore ha comunque rilevato la ''situazione di disagio'' della sezione maschile che ospita 200 detenuti. ''Ben oltre - ha detto - la normale capienza. Diversa la situazione del femminile dove sono recluse circa la meta' delle donne che potrebbero essere normalmente ospitate''. Condividi