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TORINO – Conoscere un mondo affascinante e vivere l’Umbria in un modo inconsueto, attraverso il sapore inconfondibile del suo olio: Giuliano Nalli, sindaco di Trevi, Paolo Morbidoni, vicepresidente delle “Città dell’Olio” e l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria Carlo Liviantoni hanno presentato così al “Salone del Gusto” di Torino spirito e finalità della XI edizione di “Frantoi Aperti”, la manifestazione che si svolgerà l’1 e il 2 novembre a Trevi, per iniziativa della “Strada dell’Olio Dop Umbria”, del “Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria” e dell’Associazione “Città dell’Olio”. 26 i frantoi che parteciperanno all’iniziativa, nei 7 comuni aderenti all’iniziativa (Campello sul Clitunno, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Spello, Spoleto e Trevi), degustazioni e numerosi eventi collaterali – hanno spiegato stamani Nalli e Morbidoni di fronte ad una platea di giornalisti specializzati della stampa nazionale, in una conferenza-stampa tenutasi presso lo “stand” umbro del “Salone del Gusto” -, per promuovere la “Dop Umbria”, suddivisa nelle 5 “sottozone” dei Colli Assisi-Spoleto, Colli Martani, Colli del Trasimeno, Colli Amerini e Colli Orvietani. “Cinque ‘sottozone’ della ‘Strada’ – ha spiegato il sindaco di Trevi Giuliano Nalli -, che rappresentano cinque percorsi uniti da un unico filo: una proposta per il turista colto, in grado di saper cogliere il profondo legame che c’è fra prodotto e territorio. ‘Frantoi Aperti’ – ha continuato Nalli – vuol essere una chiave di accesso per l’Umbria e le sue piccole città, la porta che introduce in una vita rurale millenaria, che ha saputo trasformarsi, conservando la tradizione”. È in questo quadro – ha sottolineato il sindaco di Trevi – che il frantoio è stato “rivisitato e ricostruito”, reso “polifunzionale”, nel senso di saper trasmettere, attraverso la degustazione, anche una “rappresentazione vissuta dell’area e del contesto”. Si tratta di un progetto condiviso da produttori, associazioni ed istituzioni, che si pone – ha detto ancora Nalli – come “una proposta integrata per valorizzare l’Italia ‘minore’, che minore non è, rispetto a tutto quanto è omologato”. E nello stesso tempo – ha aggiunto – è una concreta proposta per i giovani, perché possano dedicarsi con soddisfazione ad una agricoltura diversa, ricca di significati culturali, e soprattutto “multifunzionale”. “È un evento importante – ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria Carlo Liviantoni – che racchiude in sé tutta la qualità dell’offerta umbra, un evento forte che fa il paio, nel settore del vino, con ‘Cantine Aperte’: e così entrambe le manifestazioni – ha sottolineato – contribuiscono a valorizzare quei ‘gioielli’ umbri, che sono l’olio e il vino: momenti straordinari ed unici, così come sono straordinari ed unici i prodotti di eccellenza e tipici dell’agricoltura umbra”. L’annata dell’olio sarà ottima – ha ricordato Paolo Morbidoni – sia dal punto di vista della produzione che da quello chimico e organolettico. È una produzione, quella dell’olivicoltura umbra, che si attesta intorno al 2 per cento del totale italiano e che rende l’Umbria protagonista sul mercato italiano. Durante “Frantoi Aperti”, si svilupperanno, a cura dei comuni interessati, otto itinerari: musica, gusto, teatro, arte e cultura, natura, benessere, folklore, “musei aperti”, musei, cioè, che apriranno i battenti proprio in occasione della manifestazione, come il Museo della Cultura e della Civiltà Contadina a Palazzo Casagrande, Campello sul Clitunno; Palazzo Trinci a Foligno; il Museo della Civiltà dell’Olivo a Trevi. Momenti di folklore sono stati organizzati a Campello sul Clitiunno (Mercatino dell’Antiquariato e del Collezionismo, Spoliazione della Frasca, canti popolari e stand gastronomici); a Spoleto (stand di prodotti tipici); e a Trevi (Farmer’s Market, con l’esposizione e vendita di presìdi “Slow Food” dell’Umbria e della Campania). Condividi