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di Nicola Bossi Le morti sulla strada in Umbria sono arrivate a quota 100. Il sangue ormai si è così ben mischiato con l'asfalto che rischia di non fare più notizia. Due morti solo nella giornata di ieri. Ma quello che più preoccupa stavolta sono le modalità: non si muore soltanto per distrazioni o perchè in stato confusionale, ma perchè in molti sulle strade non sono in grado di guidare un auto moderna, talmente perfetta da andare oltre le loro capacità di guida. Al presidente dell’Automobile Club di Perugia Ruggero Campi abbiamo chiesto se questo allarme è giustificato: ovvero se gli automobilisti perugini sono tutti in grado di guidare un'auto moderna. "Decisamente no. Ed è questa la maggiore causa di morte sulle strade provinciali dell'Umbria. Le auto sono talmente perfette che non vanno di pari passo con le imperfezioni di chi le guida. La troppa sicurezza induce ad affrontare situazioni di normalità oltre le potenzialità della strada e dell'individuo. Le morti per l'altra velocità o per distrazioni sono molto inferiori di quelle indotte, da questo sistema incoscio. Le macchine ti avvertono che c'è il gelo che ci sono alcuni pericoli. Ma non che non si è ancora in grado di guidarle" Insomma, sono tanti quelli che non sanno guidare correttamente. "Purtroppo sì. Me ne accorgo tutte le volte che vado in bici nella periferia di Perugia. Vedi persone con una postura nell'abitacolo totalmente sbagliata. Poi affrontano curve ad una velocità sconsigliata. In molte occasioni sono graziati dalla modernità del veicolo. Altre volte purtroppo succede la tragedia". Campi, lei da tempo si batte per regolarizzare i corsi di guida sicura e la patente a 16. Crede che siano dei mezzi dei prevenzioni che possono far diminuire gli incidenti? "Personalmente ne sono convinto. E lo ho provato sulla mia pelle. Grazie a quello che ho imparato in un corso di guida sicura, un po' di tempo fa evitato un incidente pericoloso. La macchiana ha sbandato su una macchia d'olio e grazie alle tecniche che ho imparato, non sono andato a finire sull'altra corsia di marcia, ma ho tenuto l'auto nella sua traiettoria. Purtroppo però sono pochi quelli che sentono l'esigenza di questi corsi che si svolgono senza problemi all'autodromo di Magione. Per quanto riguarda la patente a 16 anni, la vedo come un praticantato. Il giovane impara prima a guidare sotto la direzione di un autista adulto e responsabile come può esserlo un genitore" Condividi