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Riceviamo dalla Segreteria del Circolo Prc di Gualdo Tadino: "Nonostante la situazione economica e sociale della città e del territorio richieda uno sforzo massimo di energie da dispiegare per riprogettare uno sviluppo possibile, l’attenzione del principale partito di maggioranza, il PD, continua ad essere rivolta esclusivamente alle schermaglie interne, alla rivendicazione del futuro sindaco, a minare di continuo l’operato dell’amministrazione locale. Continua dunque a non appassionarci un clima ed un dibattito esclusivamente volto alla determinazione della figura del sindaco futuro quando non si è ancora ragionato a sufficienza sull’analisi e sullo stato della vita politico-amministrativa della città e, soprattutto, quando si stenta a cogliere la necessità di uno sforzo unitario del centro sinistra per dare vita ad una nuova stagione di partecipazione, progettazione, responsabilità. Nell’ultimo documento pubblico del coordinatore comunale del PD persiste, tra l’altro, una sostanziale ed alquanto strana assonanza di approcci con quanto oramai da settimane va sostenendo in giro per l’Umbria ed un po’ scompostamente in verità, la neo commissaria dell’UDC, Sandra Monacelli". Non possiamo pertanto esimerci dal replicare. Sulle primarie di coalizione: finalmente il PD ha sciolto e positivamente questo nodo. Rifondazione Comunista aveva già avanzato questa proposta che può costituire uno strumento democratico di selezione delle candidature e dei programmi. Già, anche dei programmi, in quanto crediamo che dietro ogni figura di candidato o di candidata vi debba essere un progetto, un’idea di sviluppo, degli ideali, una passione civica. Per quanto ci riguarda, se questo sarà l’auspicabilissimo percorso, saremo ovviamente della partita con una nostra candidatura ed un nostro programma. Sulla questione dei precari: non ci convince l’atteggiamento della dirigenza del PD che oggi rivendica a sé un risultato quando si è tentato fino all’ultimo di porre mine lungo tutto il percorso che avrebbe portato alla definitiva stabilizzazione. L’impegno assunto dalle forze politiche, a partire dalla nostra e fin dall’impostazione del programma, oltre lo sforzo congiunto compiuto dall’amministrazione comunale hanno determinato il risultato. Resta per noi comunque prioritario dare concretezza ed operatività alle linee guida varate da Giunta e Consiglio Comunali per la sostenibilità finanziaria dell’operazione di stabilizzazione entro l’anno di tutti i precari. Così come siamo tuttora convinti che sia necessario operare una riorganizzazione generale e funzionale dell’Ente che sia in grado di rendere ancora più efficienti ed efficaci i servizi comunali e che sia frutto di una partecipazione con le lavoratrici ed i lavoratori e le loro rappresentanze. Sulla questione TOSAP: è una delle responsabilità più impopolari ed odiose quella dell’esercizio della funzione tributaria da parte di un’amministrazione, soprattutto in una situazione di crisi economica delle famiglie come quella attuale. E’, però, un obbligo di legge e, nel caso specifico, è stato una necessità di ripristino del principio di equità, visto che oltre 800 cittadini hanno sempre pagato il balzello da quando esso è stato istituito. Non abbiamo compreso l’atteggiamento del PD in questa situazione se non come un ulteriore atto volto al discredito nei confronti dell’amministrazione di cui comunque questo partito resta il maggiore sostegno. Non vorremmo pensare altrimenti che la materia sia stata assunta come oggetto di polemica da parte del PD, allorquando alcuni cittadini in particolare siano stati destinatari dei bollettini. In ogni caso, per quanto riguarda l’applicazione della TOSAP nel futuro, sappiamo che essa può essere soppressa da una delibera del consiglio comunale. Il Consiglio Comunale può impegnarsi alla non applicazione futura purchè individui eventuali risorse sostitutive di gettito. Sulla questione di Cava Bologna: non comprendiamo proprio come il PD possa aver contribuito ad evitare la riapertura della cava, visto che questo partito ancora non esisteva. Vogliamo ricordare alla cittadinanza che si deve a Rifondazione Comunista, attraverso i suoi rappresentanti di giunta e poi grazie ad una affollata assemblea pubblica organizzata a Palazzo Mancinelli, se le nostre perplessità di ordine politico, tecnico ed ambientale, siano state infine prevalenti nel fermare quel progetto. Continuiamo comunque a pensare che l’intera materia delle attività estrattive debba essere sottoposta ad una minuziosa verifica e, soprattutto, ad un rigoroso riordino. Non è pensabile continuare ad avere siti estrattivi disseminati qua e là sul territorio comunale. In ogni caso, crediamo che l’Amministrazione comunale debba continuare a verificare la possibilità di concentrare le attività in un unico sito, di proprietà pubblica, che consenta una ricaduta consistente ed altrettanto pubblica e nel pieno rispetto dell’ambiente, del paesaggio, della qualità della vita della popolazione. Sulla questione Rocchetta: su questo tema Rifondazione Comunista continua a pensare, in piena armonia con quanto pensa la stragrande maggioranza dei cittadini gualdesi, che l’azienda non abbia mai saputo o voluto inserirsi economicamente e socialmente nel tessuto della Città e, soprattutto, non abbia mai restituito in termini concreti di ricaduta gli enormi vantaggi ricavati dal loro investimento in un settore estremamente delicato come quello dello sfruttamento del bene comune acqua. E’ necessario pertanto che la questione sia riaffrontata con determinazione ed una volta per tutte per far sì che vi siano concretamente atti tali da garantire finalmente un’effettiva, positiva e continua ricaduta sulla Città. Sappiamo che su questo versante la Giunta ha fatto i suoi passi e probabilmente a giorni vi sarà l’annuncio di un importante e significativo traguardo, non certo da ascrivere al merito del Partito Democratico. Per quanto riguarda, invece, il nuovo investimento, nessun ricorso al Consiglio di Stato debba essere inoltrato dalle Istituzioni pubbliche, rimettendosi pacificamente alle sentenze del TAR, come abbiamo sempre tranquillamente sostenuto e come la Giunta ed il Consiglio comunali hanno confermato. Rifondazione Comunista continua a farsi promotrice di unità nel campo del centro sinistra ed è pienamente disponibile a ricostruire in modo politicamente innovativo una alleanza ed una proposta per il governo della città, anzi crediamo che questa sia l’unica vera risposta nel presente e nel futuro per affrontare al meglio le problematiche micidiali che ci troviamo di fronte, a partire da quelle economiche e sociali, così come nella storia di questa comunità abbiamo sempre dimostrato governando la sua crescita e le sue emergenze, il suo sviluppo e le sue criticità, nella solidarietà e con spirito di servizio. Annunciamo fin d’ora la convocazione per la fine di novembre della 2^ Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori della sinistra che stavolta si concentrerà nell’elaborazione di un programma per Gualdo centrato sul lavoro, sulla qualità della vita materiale e culturale, sulla coesione e i diritti sociali, sulla partecipazione democratica. Condividi