di Gian Filippo Della Croce

PERUGIA - Silvia Ranchicchio ci sorprende ancora una volta con una serie di opere nelle quali una incredibile leggerezza materica danza dentro scenari bianchi, gialli, blu. Un inno alla leggerezza, in tempi come quelli che viviamo assolutamente pesanti, che schiacciano con la loro angoscia le nostre vite e le nostre speranze. Opere di una matericità unica, composta da materiali sintetici, plastiche leggere che imprigionate dal colore danzano davanti ai n ostri occhi, si librano, si contorcono in amplessi, fughe, carezze, esplosioni, donando al nostro occhio e al nostro animo sensazioni particolari, emozioni leggere.

E “leggerezze” è appunto il titolo di questa nuova avventura nella quale Silvia Ranchicchio si inoltra con la gioia di sempre, quella gioia creativa che possiede l’artista di razza e che in lei è particolarmente presente. La mostra che resterà aperta fino alla fine di Gennaio 2012 ha aperto i battenti in uno spazio unico nel suo genere, la bella sala di rappresentanza della CONFAPI regionale in piazza della Repubblica , in corso Vannucci, nel cuore del centro storico di Perugia e merita una visita, sopratutto da parte di chi ama le sensazioni tenui. Un’altra bella prova di un’artista umbra che non finirà di stupirci ancora.

 

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