(AVInews) – Perugia, 3 lug. – “La decisione della Regione Umbria di tagliare i fondi regionali per il diritto allo studio per l’anno accademico 2019/2020 mina alle fondamenta la capacità attrattiva dell’Università degli studi di Perugia ed è profondamente ingiusta”. L’esponente dell’associazione culturale UmbriaLeft Stefano Vinti prende così posizione dopo il parere positivo, espresso dal Comitato d’indirizzo dell’Adisu con vincolo di modifiche, sul bando per le borse di studio per il prossimo anno accademico. “Il taglio al fondo per il diritto allo studio – spiega Vinti – è un cambio di indirizzo politico radicale dopo che per anni la Regione ha garantito, anche a fronte della riduzione delle risorse effettuate dai vari governi nazionali, la piena copertura agli studenti idonei delle borse di studio. Ora, invece che potenziare i servizi, la politica della Giunta regionale li riduce”. “Una scelta politica inaccettabile – conclude l’esponente di UmbriaLeft – anche perchè nel corso degli anni le quote individuali sono già state ridotte, come denunciano gli studenti della Sinistra universitaria-Udu. L’accesso all’università deve essere un diritto, soprattutto a salvaguardia degli studenti a basso reddito e non una possibilità riservata ai figli delle famiglie più agiate economicamente”.

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