DI  De’Genere Terni - Civiltà Laica Terni - L’albero di Antonia Orvieto – Le Sommosse

PERUGIA -'Assemblea Femminista Umbra ha partecipato alla conferenza stampa di Lunedì 1 Agosto 2011, a Perugia, indetta per presentare un documento di sostegno alla della delibera del protocollo per la somministrazione della pillola abortiva RU486.


Si è ritenuto necessario però essere presenti con un documento proprio, differente da quello presentato dalle organizzatrici, per mettere meglio in risalto sia la soddisfazione per il risultato finalmente ottenuto, sia le perplessità riguardo l’ulteriore anno di sperimentazione previsto dal protocollo.

L’Assemblea Femminista Umbra, nello specifico, vuole infatti ricordare che il parere dei medici del Comitato tecnico-scientifico era uscito, esattamente un anno fa, e solo grazie alle tante mobilitazioni di donne in tutta l'Umbria (presìdi con volantinaggi, incontri pubblici, assemblee cittadine, cortei ed, un colloquio con la presidente della Regione il 15 Marzo 2011), le femministe sono riuscite a non far cadere l'attenzione sull'argomento. Un argomento importante per l'autodeterminazione delle donne, all'interno della Legge 194 varata nel 1978 (e rafforzata da un referendum nel 1981); legge che rende l'Interruzione Volontaria di Gravidanza un diritto e promuove "l'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza" a tutela della salute della donna che decide di abortire.

Con il documento si è ritenuto necessario mettere in risalto quindi la critica al fatto che nella delibera si parli ancora di "sperimentazione": la RU486 è stata sperimentata per anni prima di entrare in commercio; è somministrata in regime di Day Hospital da più di 20 anni in molti Paesi europei fra cui la Francia; nel 2009 in Italia è stata di nuovo sperimentata prima di essere ammessa negli ospedali italiani.

Nell’intervento durante la conferenza stampa l’Assemblea Femminista Umbra ha ritenuto utile ribadire ancora una volta la necessità dello stanziamento di risorse per i Consultori pubblici, per la diffusione della Contraccezione e dell'Educazione sessuale, perché l'informazione e la sessualità consapevole sono le basi per diminuire gli aborti, contro le solite strumentalizzazioni politiche e le sempre più frequenti ingerenze religiose sul corpo delle donne.

L’ASSEMBLEA FEMMINISTA UMBRA

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