La mappa delle crisi industriali in Umbria della Cgil, pubblicata a fine luglio del 2015, denuncia 185 punti di criticità nella regione. Tra queste vorrei segnalare la situazione della Margaritelli Spa situata in località Miralduolo nel comune di Torgiano, dove avvengono le lavorazioni finali del "Listone Giordano" (assemblaggio, finitura, selezione, fino allo stoccaggio) e dove ormai da alcuni anni si vive una situazione di forte sofferenza legata molto alla crisi del settore dell'edilizia e in parte alla organizzazione lavorativa interna.

La Margaritelli S.p.A. negli anni 2008-2010 ha delocalizzato la produzione, come tante altre ditte italiane, in Cina. Questa operazione industriale è stata dettata essenzialmente dal basso costo della manodopera in quel paese: l'azienda aveva deciso inoltre di produrre un parquet di concorrenza, cioè di media qualità. Ma il materiale che arrivava dalla Cina in Italia, poiché non era conforme alle norme UE, doveva poi essere rilavorato dalle 2 alle 3 volte nello stabilimento di Miralduolo per poter poi essere commercializzato.
Nel 2011 circa viene chiuso lo stabilimento cinese e l'industria ne apre uno in Croazia. Il prodotto che giungeva in Italia era sicuramente di migliore qualità poiché doveva solo essere levigato e verniciato.

Ma l'azienda entra in seria e progressiva crisi con il peggioramento della situazione economica generale, con forti difficoltà sia sul mercato interno che su quello internazionale. A pagare sono, come sempre, i lavoratori con la messa in discussione innanzitutto delle loro posizioni contrattuali.

Nel dicembre del 2014 termina anche la cassa integrazione ordinaria e straordinaria e circa 20 operai, quasi tutti over 50, vengono messi in mobilità.
Attualmente i circa 200 dipendenti umbri hanno firmato il contratto di solidarietà per il 2015, prorogato di recente a tutto il 2016.

In attesa di una eventuale ripresa del settore edile in Umbria ed in Italia, le notizie di cui si è attualmente certi a proposito della Margaritelli Spa sono: nel 2017 ci sarà un riassetto societario che prevede un taglio di circa 30 dipendenti tra le sedi di Miralduolo e Migiana di Corciano, la lavorazione del legno tropicale che interessa questo secondo stabilimento terminerà.

Come consigliere comunale di Torgiano mi pongo alcune domande elementari che poi sono le stesse dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali.
La prima: l'azienda ha un adeguato progetto industriale per il  presente e il futuro?
La seconda: quale ruolo intendono svolgere le istituzioni, Comune e Regione in primo luogo, in tutta questa vicenda?

Torgiano conta circa 6700 abitanti. Non è accettabile che 200 famiglie del territorio possano vivere in una situazione di continua incertezza e precarietà. Servono da parte di tutti risposte urgenti e progetti concreti.

 

Terdelinda Rastelli,
consigliere comunale Torgiano
Sinistra Ecologia Libertà

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