di Nicola Borzi.

La villa al 171 di Lake Washington Boulevard East è una costruzione abbastanza anonima, senza particolari caratteristiche architettoniche, per quanto costosa, ma collocata in una posizione tranquilla. Il quartiere di Harrison Danny Blaine d'altronde non ha grandi attrattive: è una ricca zona residenziale in una delle città con le case più care del mondo, sulla sponda occidentale del lago e sul lato opposto della dorsale di colline che dividono il centro rispetto ai grattacieli di downtown, lontana poco meno di dieci chilometri dalle principali attrazioni turistiche come lo Space Needle e il Center Monorail inaugurati per l'Expo del 1962, il museo della musica dedicato a Jimi Hendrix, il mercato del pesce e i ristoranti sui moli del Puget Sound.

Dall'altro lato del lago Washington, nel quartiere di Medina proprio di fronte a Harrison Danny Blaine, sorge Xanadu 2.0, l'ipertecnologica mansion in stile Pacific Lodge da 150 milioni di dollari e oltre 6mila metri quadrati che è la residenza ufficiale di Bill e Melinda Gates. Dal 171 di Lake Washington Boulevard East casa Gates è invisibile, perché scavata nel fianco della collina e mimetizzata da una sapiente disposizione di alberi e siepi collocati in un gigantesco parco. Qualcuno dice che l'edificio si chiami così - ammesso che sia vero - perché avrebbe preso il nome dalla casa di Charles Foster Kane, il protagonista di Quarto potere di Orson Welles.

A separarle ci sono due chilometri di acque scure e fredde solcate da due ponti autostradali. Chi dal centro imbocca in direzione est quello più a sud, sulla I90 che attraversa tutto il continente sino a Boston, e passata Mercer Island prosegue verso oriente per quasi cinquanta chilometri, dopo un'ora di deserto suburbano, una volta giunto al bivio di Upper Preston, se prende la Snoqualmie Parkway verso nord dopo un'altra decina di chilometri troverà le omonime cascate, inchiodate nell'immaginario di molti telespettatori dei primi anni 90 dal genio di David Lynch e Mark Frost.

In Twin Peaks, il cadavere di Laura Palmer viene ritrovato sul greto del fiume la mattina dopo il suo omicidio. Il cadavere di Kurt Cobain fu ritrovato invece nella serra sopra il garage della sua casa al 171 di Lake Washington Boulevard East solo tre giorni dopo che il frontman dei Nirvana si era suicidato con un colpo di fucile.

Cobain si era ammazzato a 27 anni il 5 aprile 1994, come stabilirono le indagini e l'autopsia. Fu ritrovato da un elettricista, Gary T. Smith, che era entrato in casa quella mattina per installare un impianto d'illuminazione di sicurezza.

Il corpo dell'uomo che da un quinquennio aveva cambiato la storia del rock, idolatrato da decine di milioni di fan in tutto il mondo, era rimasto per tre giorni a terra senza che nessuno lo cercasse. Né la moglie, Courtney Love, né i compagni di band Krist Novoselic e Dave Grohl, non un amico o un famigliare si erano dati pena di cercarlo. Nel sangue aveva alti livelli di eroina e valium e non si è mai riusciti a capire se, dopo il rehab deciso dopo "l'incidente di Roma", dove il 3 marzo era finito in coma, era di nuovo ricaduto nel buco o se i residui erano tracce dei suoi consumi pregressi.

Il 21 giugno 1998 era la ricorrenza di san Luigi Gonzaga, mio conterraneo patrono dei "giovani, scolari, studenti, gesuiti e ministranti" morto di peste appena ventitreenne a Roma nel 1591. Ero negli Stati Uniti per un viaggio di lavoro sulle biotecnologie negli Usa e, grazie alla domenica libera, presi un volo da San Francisco e andai a salutare il mio amico Raimondo a Seattle. Era la prima volta che visitavo la città dove negli anni successivi sono tornato un altro paio di volte. Come a San Francisco, molti cartelloni pubblicitari lungo le autostrade erano pieni di slogan e di marchi di società dell'allora New Economy. Girammo in macchina in lungo e in largo ma trovai qualche minuto per fermarmi in silenzio di fronte alla casa al 171 di Lake Washington Boulevard East. Come accade spesso in quell'angolo nordoccidentale degli Stati Uniti, faceva fresco, il cielo era coperto e a tratti piovigginava.

Tra l'invisibile Xanadu e il Nirvana corrono scure, fredde acque.

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