La sinistra per Perugia e Umbrialeft giudicano positivamente la manifestazione nazionale del 9 febbraio, indetta dalle OOSS, nella speranza che sia una prima iniziativa che aiuti a creare le condizione per costituire una massa critica che porti alla formazione di un’opposizione, sociale e politica al governo, della quale si sente l’urgente necessità.
Forse arriva un po’ in ritardo, dato che ormai la legge finanziaria per il 2019 è stata approvata e vi siano poche possibilità di modificarla, ma comunque si fa interprete del malessere sociale e politico di milioni di concittadini.
Noi sosteniamo che la manovra è il frutto di un disegno politico ed economico confuso e sbagliato dove si mescolano tentativi sul reddito di cittadinanza, sostegno alla povertà e riforma parziale delle pensioni con l’introduzione della quota 100. Ma intanto la promessa sia elettorale sia della propaganda giornaliera e continua di abolire la legge Fornero non è stata mantenuta.
Ci sarebbe bisogno di ridistribuire la ricchezza in modo equo, di creare lavoro per giovani ed adulti, di superare al più presto i disastri provocati all’occupazione e ai diritti dei lavoratori con il Job Act, di mettere un tetto definitivo all’età lavorativa a 62 anni, di svelare questo mistificare la realtà con forza e proposte, di rompere questa tenaglia del pareggio di bilancio.
Non c’è differenza sostanziale fra questo governo ed i precedenti, sia di centrosinistra che di centrodestra. Il paradigma è lo stesso: tagli alla spesa per contenere il debito, salari bassi per aumentare i margini delle aziende, incremento del debito privato per sostenere i consumi, emissioni di titoli derivanti dal debito elargito per creare denaro senza valore.
Ci domandiamo quanto possa reggere questo sistema che crea ingiustizie intollerabili, sia da un punto di vista di diritti universali, che da quello di bisogni elementari.
La società così non ha futuro, è priva di progetti, non dà opportunità ai giovani che sono costretti ad emigrare, garanzie e sicurezza agli anziani.
La ricchezza prodotta, anche in Italia in mano ad una ristretta élite, è causa di disuguaglianze, impoverimento delle classi lavoratrici, e di lesione ai diritti fondamentali: lavoro precario e bassi salari; sanità, istruzione, previdenza, che rappresentano i pilastri di una società solidale, fortemente ridimensionati; investimenti sulla ricerca scientifica ridotti sotto il minimo indispensabile.
Questo è il modello di società che si vuole imporre sotto il ricatto del debito pubblico che contrariamente a quanto si sostiene è causato da una vergognosa speculazione finanziaria e non da una eccessiva spesa pubblica. Basta analizzare l’importo di interessi che si pagano sul debito stesso (circa 100 miliardi l’anno) e l’avanzo primario che ogni anno registra il bilancio dello stato.
A tutto questo è necessaria una forte opposizione e un progetto di governo alternativo e di sinistra anche verso questa inedita maggioranza di governo “giallo-verde”, che niente fa per cambiare le politiche imposte dall’UE e dalle oligarchie che detengono il potere.
Il Venezuela è solo un esempio.
Dall’Umbria deve partire una forte presenza alla manifestazione per ribadire, ancora una volta, la necessità di cambiare le scelte della Giunta regionale: oggi servono politiche coraggiose e innovative. La nostra regione, secondo i dati ufficiali, si sta impoverendo ulteriormente, sempre più isolata per l'insufficienza di strade, ferrovie e aeroporti; vi sono molte fabbriche in crisi, lavoratori in cassa integrazione e licenziamenti.
La nostra città di Perugia, in questi anni non governata positivamente dalla coalizione di centro destra, attraversa un periodo di forte recessione e peggioramento generale delle condizioni dei concittadini. Noi sosteniamo un nuovo progetto per Perugia, alternativo alle scelte della destra e del moderatismo di centro sinistra.
La Sinistra per Perugia e Umbrialeft saranno presenti alla manifestazioni con i propri rappresentanti.

La Sinistra per Perugia - G.Mattioli
Umbrialeft - Attilio Gambacorta

 

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