(Di Ciuenlai) - Dalle calende greche a quelle italiane. Anzi ad una sola Calenda italiana; il Ministro.

E' un personaggio buffo e inquietante nello stesso tempo. Non è iscritto a nessun partito, non è leader di una qualsiasi formazione politica, non è candidato con alcun raggruppamento o soggetto politico ch partecipa alle prossime elezioni. Eppure interviene su tutto e risponde a tutti. Ha bacchettato Berlusconi, Renzi, Salvini e Grasso. Manca il pistolotto a Babbo Natale sullo spreco dei regali e siamo al completo.

Il perchè di questa “concorrenza” indiretta è presto spiegato. Alla fine delle prossime “inutili elezioni” ci sarà da derimere il problema “Governo”. Se sarà possibile formare una maggioranza tra destra 1 (Berlusconi) e destra 2 (il Pd), occorrerà un Presidente del Consiglio fuori dalla mischia. E chi meglio di lui che nella mischia non c'è mai stato? Se invece i numeri rendessero impossibile qualsiasi ipotesi di maggioranza, bisognerà provvedere ad un Governo di transizione fino alle prossime elezioni. E chi lo guiderà? Ma sempre lui, che, in entrambi gli scenari, provvederà ad attezzarsi formando una specie di “On marche de noaltri” avendo tutte le caratteristiche per farlo. Come il francesino volante, è un cocco di Bruxelles, viene da un Governo di Centrosinistra e può giocare la carta della modernità che supera i “vecchi” schieramenti.

Entra a piedi pari nella terza fase della riorganizzazione politica del liberismo. Eliminata la sinistra storica si sta affermando un processo che, soprattutto nell'Europa Mediterranea, prevede come avversario dei vecchi Conservatori (che nel frattempo restano in pista), dei nuovi Conservatori, spacciati per sinistra moderna. I Macronisti insomma. Dopo “On Marche” e “Ciudados”, tocca all'Italia. Sta provandoci Renzi. Ma è troppo tardi. Il personaggio è ormai consumato e i poteri veri cercano una figura vergine. Al momento la più conosciuta è lui, il Calenda Italiano. Lui ci prova e si propone per la serie “Hai visto mai”.

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